di Michele Arnese. Ha vinto Matteo Renzi. E non solo perché ha invitato ad astenersi al referendum (ha votato il 31,18% degli italiani). Ma anche e soprattutto perché ha sfidato il corpaccione del Pd, compresi consiglieri, assessori e pure governatori democrat, che avevano promosso la consultazione referendaria per assestare indirettamente un colpo anche al governo. Il premier e segretario del Pd ha vinto – e in un certo senso ha stravinto – perché ha contrastato quel substrato politico, culturale e ideologico che al di là del merito della consultazione ha impregnato il referendum di tardo luddismo, ambientalismo bucolico e spirito anti industriale e anticapitalistico.