Reclutamento di tecnici, aiuti dai Paesi sunniti, microraffinerie gestiti da bambini in costante pericolo di vita, autobotti e mini-oleodotti verso la Turchia. L’Isis continua ad arricchirsi con il petrolio. Ma bloccare questa fonte di reddito sarebbe molto semplice e non farebbe troppe vittime
Petrolio, la campagna acquisti dell’Isis: 250mila dollari all’anno a chi sa estrarlo
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