Anche se l’economia siriana non è mai stata incentrata sul petrolio, prima della guerra la vendita di idrocarburi ha rappresentato un quarto degli introiti statali. Dopo oltre cinque anni, il controllo formale dell’economia da parte del governo è completamente collassato. Il colpo di grazia è arrivato a maggio, quando un blitz degli ijhadisti ha ridotto in cenere l’intero campo a gas di Shaer, il più grande della provincia centrale di Homs e l’ultima grande infrastruttura petrolifera rimasta in funzione. Le esplosioni hanno scosso le fondamenta delle case rimaste in piedi a Palmira, 50 km a sudest.