Da una parte ci sono esagitati armati di copie cinesi di kalashnikov e camion carichi di esplosivo oppure psicopatici che lanciano missili balistici teoricamente intercontinentali che cascano dopo solo mille km. Dall’altra c’è una superpotenza militare dotata delle più sofisticate tecnologie, dai droni telecomandati che possono colpire dall’altra parte del pianeta al più grande sistema di armi e vettori nucleari del mondo. Il risultato di un possibile conflitto sembrerebbe scontato. Sembrerebbe.