Per ora, come descritto in un precedente articolo, i terroristi del califfato non sono in grado di prendere stabilmente il controllo di pozzi, oleodotti, raffinerie o terminali petroliferi, ma a differenza di quanto avviene fra Iraq e Siria – dove hanno il controllo dei pozzi e possono contare sull’alleanza clandestina con la Turchia – il loro obiettivo in Libia è evidentemente quello di distruggere le infrastrutture che costituiscono la ricchezza del Paese per fare collassare entrambe le fazioni governative.