In questi giorni ricordiamo il trentesimo anniversario del più grave incidente nucleare della storia, finora l’unico, insieme a quello di Fukushima, ad avere raggiunto il livello 7 della Scala Internazionale degli Eventi Nucleari. Sappiamo che da Chernobyl è sfuggita una radioattività pari a 5,200 PetaBequerel, circa 400 volte il materiale radioattivo prodotto dalla bomba di Hiroshima. Sappiamo che sono morte 237 persone fra tecnici e soccorritori e che 100 mila km 2 di terreno sono stati contaminati causando migliaia di tumori nelle popolazioni residenti.